lunedì 15 settembre 2008

Agli amici della ghiacciaia e a tutti quelli che hanno ripreso il lavoro

Non dimenticatevi di vivere.
Sono rientrata alla ghiacciaia da qualche settimana, ma la testa non ha ancora ripreso del tutto a funzionare e non è detto che questo sia un male, ammesso che prima funzionasse.
Non sono mai stata particolarmente attenta all'aspetto fisico, ma da quando sono rientrata non mi trucco quasi più, non faccio la piega ai capelli, non mi vesto, mi copro.
Mi lavo, questo sì, per forza, lo facevo anche là, con la differenza che con l'acqua che uso ora per una doccia là mi lavavo almeno tre volte ed ero ugualmente pulita.
E la casa? Non sono mai stata maniaca dell'ordine e della pulizia, ma ora, mi rendo conto ancor di più di quanto tempo spreco per avere una casa decente. Se avessi un quinto di ciò che possiedo vivrei bene lo stesso e sarei meno schiava.
Stamattina sono iniziate le scuole. Coperta, spettinata, senza trucco e ahimè anche senza ombrello sono uscita pensando di vedere l'animazione di quando la vita riprende in pieno.
Volevo fare una passeggiata, fare la spesa, prima di mettermi al lavoro per preparare la relazione dei miei viaggi e soggiorni in Himalaya.
Sono passata al bar Roma per il caffè. Tranquillo, poca gente e i pochi tutti italiani. Già ho pensato, non ci sono arabi, loro sono in ramadan, e quindi manca almeno il 50% degli avventori, dell'animazione, del colore.
Il mercato è ridotto, oggi è lunedì. Il cielo già nuvoloso si è scatenato in un violento acquazzone. Gocciolante e anche un po' infreddolita sono tornata a casa, velocemente e a mani vuote.
In Himalaya mi ero comprata un vestito tibetano, pensando di indossarlo nelle piovose giornate invernali. E' già ora, oggi è una bella giornata piovosa.
Ora sono qui davanti al computer, con indosso il vestito tibetano e in compagnia della voce malinconica di Bob Dylan che mi miagola nelle orecchie “the answer my friend is blowing in the wind” .
Niente spesa, mangerò quello che ho in casa, riso e pomodori, in fondo si può vivere con poco.