A Porta palazzo gli spunti per scrivere
non mancano mai, ogni giorno ci sarebbero almeno tre o quattro
scenette da presentare. Il problema è che sono sommersa da impegni
di vario genere e se non mi metto subito al computer l'idea che ho in
testa se ne va.
Stamattina ho fatto la sosta, quasi
abituale, al bar Roma. Mentre bevo il caffè, con la coda
dell'occhio, vedo un movimento lesto, un roteare di colori e
immediatamente capisco chi è entrato nel locale.
Guarda guarda ho due vestiti. E con le due mani alza fino al collo
il vestito verde a fiori rosa , sotto ne ha un altro rosso a fiori
bianchi. Ah che bello, ho visto, le risponde la signora che sta alla cassa, e
hai anche delle belle scarpe. Sì ti piacciono? Sono belle, le ho
pagate 10 euro. Sopra alle calze colorate indossa un paio
di scarpine bianche a pois neri. Due enormi orecchini pendono dai
lobi delle orecchie (ama molto gli orecchini, li indossa
sempre). I capelli ormai quasi tutti bianchi, sono ben pettinati, con un
curioso ciuffo diritto sulla testa.
Non la vedevo in giro da parecchio e siccome
negli ultimi tempi l'avevo trovata molto invecchiata, temevo che fosse
malata e che non uscisse più di casa. Invece eccola qui, un po' più
china, ma colorata e pimpante come sempre.
Fa un paio di piroette ed esce, esco anch'io. Lei parla, parla, parla sempre e con chiunque, mi fa tenerezza e le rispondo.
Vedo che sta bene, le dico, sì sì mi
risponde, tutta pulita tutta pulita (in effetti è vero). Non la
vedevo da tanto tempo, le dico; e no no, mi risponde lei, sono andata eh sì
sono stata sì sì sono andata ma oggi c'è l'assemblea ospedaliera ieri
c'era sciopero ma oggi c'è l'assemblea ospedaliera oggi. A sì? le
dico, e ci va anche lei? Io?!? mi risponde guardandomi di sottecchi e
portandosi la mano alla fronte, no no non sono mica matta io non
sono mica matta. E mi viene da pensare che forse ha ragione.