martedì 16 luglio 2013

Di ghiacciaia in ghiacciaia

Poche informazioni sulle ghiacciaie e molte domande.
Sabato 27 luglio faremo una passeggiata dalla ghiacciaia di via Priocca a quella del Palatino.
Ho fatto un giro oggi al Palatino. Non entro mai perché lo trovo triste, passo davanti senza vederlo. Devo dire che gli interventi moderni sulle parti storiche in genere mi affascinano, ma non è il caso del Palatino. Triste per i colori: trovo che il verde bottiglia e il grigio siano colori già mesti separatamente, messi insieme si rafforzano l'un l'altro. E poi così grande! Troppo grande da nascondere un lato della piazza e l'allegro disordine dei vecchi palazzi, magari degradati fino ad un po' di anni fa, ma non tristi. 
Quei palazzi, scomparsi dietro un blocco verde e grigio, davano alla piazza un aspetto omogeneo e di equilibrio che è la caratteristica di Torino, che piaccia oppure no.
L'interno è migliore, il movimento della luce non è male, ma i negozi no. Va ben i gusti sono gusti, ma il cattivo gusto è cattivo gusto. Non c'è un capo che comprerei. Che peccato! Cosa si può fare per valorizzare questo luogo?
C'è un'antica ghiacciaia e abbiamo deciso di andarla a visitare.
Dalle poche informazioni che ho trovato la forma a tronco di cono rovesciato e la cupola erano il miglior sistema per creare e conservare il ghiaccio. Faceva parte delle ghiacciaie reali? Forse sì. Certo è che è stata utilizzata  dai commercianti quando ha iniziato a funzionare il mercato.
La ghiacciaia di via Priocca invece potrebbe essere di costruzione più recente. Non so se ci fossero ghiacciaie sotterranee, non ho trovato traccia di ciò.
Al piano terra e/o nel seminterrato  le pareti erano rivestite di sughero e fino agli anni 50 vendeva il ghiaccio a blocchi a tutta la città.
Come lo si preparava il ghiaccio? Venivano utilizzati i  canali? In zona ce n'erano tanti, servivano i mulini. Il ghiaccio proveniva dai monti? Dalla Val di Susa o da qualche altra zona? Si immagazzinava la neve nei mesi invernali per trasformarla poi in ghiaccio? Questo forse sì visto che Torino era soggetta a forti nevicate e temperature invernali piuttosto basse.
Chi ne sa qualcosa?