sabato 18 settembre 2010

Siamo i più belli del mondo

E' tempo di scrivere. Oggi piove a dirotto, ma la temperatura è ancora tiepida e forse si tratta solo una perturbazione di passaggio, il tempo è stato mite e sereno per tutto il mese di settembre, ma oggi piove ed è tempo di scrivere.

Sono rientrata il 7 settembre, sono a Torino da qualche giorno. Stamattina sono andata a prendere il caffè al bar Roma. Hanno riaperto da poco, sono abbronzati e riposati. Oggi è sabato, il giorno più movimentato della settimana e dietro al bancone c'erano tutti. Il signor Enzo alla vendita del caffè, la mamma alla cassa e la signora Carla, bionda e sorridente come sempre, a servire i clienti insieme ad una delle due simpatiche bariste rumene. La signora indossava una tee shirt candida, che, dando le spalle alla clientela per preparare i caffè, presentava la scritta: ABBIAMO I CLIENTI PIU' BELLI DEL MONDO. Una trovata molto simpatica, ovviamente mi sono sentita tra i clienti più belli del mondo, così come si sentiranno tra i più belli del mondo i barboni, i malati di mente, i professionisti, gli artisti, i disoccupati, gli impiegati, gli operai, i commercianti, gente di tutte le razze e di tutti i colori che frequentano questo locale.

Piove a dirotto, uscita dal bar passo dal giornalaio, un cliente abituale se ne sta seduto con una chiappa sul banco dell'edicola e chiacchiera del più e del meno in dialetto piemontese con un'anziana signora. La pioggia non impedisce due chiacchiere tra vecchi conoscenti. Riprendo il mio ombrello e attraverso corso Giulio pensando di trovare poche bancarelle. Neanche per idea, attrezzati con nylon e teloni ci sono tutti. Qui si lavora sempre con qualunque tempo. Entro nel mercato coperto affollato come al solito: Mi lascio inebriare dal profumo di pane fresco, di salumi, di formaggi affumicati e di qualche spezia che non riconosco, compro ciò che mi serve e torno a casa piena di energia.
Questa è l'atmosfera che si respira a Porta Palazzo, al di là dei problemi che ci sono, (ma sono certa che qui si potranno risolvere più rapidamente che altrove), è palpabile una voglia di lavorare e di vivere con entusiasmo e anche con allegria nonostante la crisi.
Questo quartiere con il suo mercato, se compreso, accettato e guardato con uno sguardo ampio trasmette energia e positività.

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