lunedì 31 marzo 2008

Incontri e scontri

Oggi mattinata dedicata alle pulizie di casa. Ma prima di iniziare devo fare un salto al caffé Roma per una colazione gratificante prima di iniziare un lavoro che gratificante non è. Poi è sempre interessante sentire 'cosa si dice al caffè Fiorio' . NO! quello è in via Po ed erano altri tempi quando il re mandava i suoi a sentire la voce del popolo al caffé. Fiorio. Qui siamo a Porta Palazzo ed andiamo al caffé Roma.
Stamattina però non ho il tempo di fermarmi, mi aspettano strofinacci e ramazze
Siamo a fine marzo, ma le temperature sono ancora invernali. Oggi, rispetto ai giorni scorsi fa un po' meno freddo. Spalancando le finestre su via La Salle faccio conoscenza da finestra a finestra con la mia dirimpettaia.
Quando sono venuta ad abitare qui, nel luglio scorso, avevo visto che l'appartamento di fronte era in fase di ristrutturazione, costruivano un soppalco e dipingevano a colori vivaci, ero curiosa, come sempre, di capire chi lo avrebbe abitato. Poi avevo intravisto una giovane coppia.
Stamattina una ragazza con lunghi capelli castani affacciata alla finestra addentando una mela rossa, sorride e saluta con la mano. Ricambio il saluto. Si comincerà a fare amicizia anche con gli inquilini della casa di fronte? Chissà.
Poco dopo attraggono la mia attenzione toni concitati, voci che si sovrappongono, rumore di vetri infranti. Una rissa. Non è la prima, da che son qui è almeno la terza.
Non parlo dei regolamenti di conti tra malavitosi, che si sono anche già verificati, ma che sono un'altra cosa.
No queste sono persone comuni che litigano violentemente per chissà quale affronto. L'offesa e l'orgoglio la fanno da padroni. La ragazza dai capelli castani è di nuovo alla finestra e dal bazar di fronte escono alcune persone richiamate come me dal trambusto.
E' impressionante vedere con quale facilità perdono il senno. Si accendono come fiammiferi avrebbe detto mia nonna. Qualcuno afferra una bottiglia dal contenitore del vetro, si scagliano gli uni contro gli altri e ne vanno di mezzo le macchine parcheggiate. Ci sono più persone che cercano di calmare gli animi di quelli che si infiammano, ma i litiganti sono fuori di sé e difficili da trattenere, le espressioni del viso diventano maschere di odio. Sono convinta che inconsciamente sperano di essere bloccati e calmati, ma in effetti in situazioni come questa è molto facile che ci scappi il ferito o peggio.
Anche stavolta finisce senza troppi danni, con la separazione dei contendenti, con abbracci e pacche sulle spalle da parte degli amici che li hanno calmati e con il rumore della bottiglia che torna nel cassonetto del vetro.

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